KICK BOXING e k1
KICK BOXING e k1: KOMBATSPORT
LA PRATICA :
La Kick Boxing è un’arte marziale, uno sport da combattimento completo.
Prevede tecniche combinate di gambe e braccia, le regole prevedono la combinazione e l’uso dei pugni e l’agilità della Boxe ai potenti calci del Karate.
Differisce dalla Muay Thai, nella quale viene insegnato anche l’utilizzo di ginocchia, gomiti e clinch (ovvero la possibilità di afferrare, colpire e proiettare l’avversario).
Nella Kick Boxing rispetto alla Muay Thai o Thai Boxe, vi è un maggiore gioco di gambe mentre il thai boxer è tendenzialmente più statico con maggiore attenzione alla potenza dei colpi.
Vuoi conoscere le tue possibilità e limiti fisici e mentali ?
QUANDO :
LUNEDÌ – MERCOLEDÌ – VENERDÌ: dalle 18 alle 19.30 e dalle 19.30 alle 21.
Extra lezioni agonisti tutti i giorni
IL MAESTRO Dino Di Sipio DICE :
“La Kick Boxing, nei ragazzi, uomini ed in particolare nelle donne, aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi.
Chi pratica Kick Boxing è portato a superare i propri limiti e arriva a fare, di conseguenza, cose che non avrebbero mai pensato di fare.
Il mio metodo di allenamento aumenta il livello di fiducia in se stessi e i miei allievi col tempo si sentono più sicuri e incoraggiati ad affrontare diverse situazioni della vita.
Il risultato è l’aumento dell’autostima e imparando a credere nel proprio potenziale, imparano a gestire i propri limiti e le difficoltà che si incontrano nella vita quotidiana.
Aiuta ad essere più coraggiosi !
Un allenamento di Kick Boxing simula degli scontri. Pertanto, non solo si deve pensare ad una strategia di “attacco” ma anche imparare a schivare e proteggersi dai colpi. Questo incoraggia le persone ad essere più coraggiose e a “lanciarsi” anche in situazioni della vita quotidiana.
Questo perché le sfide poste inducono a riconoscere i propri limiti. Così, lo studente è portato a cercare di superare le proprie difficoltà”.
STORIA KICK BOXING KOMBAT SPORT :
La Kick Boxing nasce in Giappone negli anni 60, dal Full Contact Karate. Poichè i giapponesi volevano introdurre uno stile di Karate a contatto pieno. Unendo le tecniche del pugilato a tecniche di calcio del Karate.
Negli anni 80 negli Stati Uniti venne introdotta la Kick Boxing che si differenziava dal Full Contact Karate nel quale era possibile colpire con i calci, dal busto in su, mentre nella Kick Boxing si potevano dare calci anche alle gambe.
Sempre in Giappone negli anni 90 venne organizzato un torneo di nome K1. In cui la K era sinonimo di Karate, Kempo, Kick Boxing. In questo torneo vigevano le regole della kickboxing ma valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati.